Modifiche alla disciplina Iva. Direttive 2008/8/CE, 2008/9/CE e 2008/117/CE. Videoconferenza 25 febbraio 2010 – Sintesi della giornata di studio

 

Nella giornata di ieri  25 febbraio 2010, nella sede di CNA Nazionale  si è svolta una tavola rotonda sul tema riguardante il recepimento interno delle modifiche apportate alla Direttiva comunitaria sull’Iva dalle Direttive 2008/8/CE, 2008/9/CE e 2008/117/CE. La tavola rotonda, trasmessa in videconferenza su più di 40 sedi territoriali CNA, ha visto la partecipazione di:

  • Prof. Avv. Massimilano Giorgi, Professore aggregato di diritto tributario all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza";

  • Dott. Mario Spera, Capo Ufficio Coordinamento interpretativo e Consulenza interna dell’Agenzia delle Entrate; (slides dell'intervento)

  • Dott. Fabio Celozzi Resp. Ufficio Cooperazione internazionale della Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate; (slides dell'intervento)

  • Dott. Pietro Ciucci  Direzione Centrale Tecnologie per l’Innovazione - Agenzia delle Dogane. (slides dell'intervento)

Dalla intensa giornata di studio - in estrema sintesi - è emerso che il Governo con il suo comportamento negligente nel recepimento delle direttive, ha di fatto causato dei problemi agli operatori ed alle imprese, mettendo in secondo piano il fatto che le novità, riguardo ai servizi, porteranno solamente dei benefici alle imprese in termini economici e di semplificazione. Infatti, come è già stato indicato nella Com. trib. 24 febbraio 2010, n. 8 «la logica di fondo che ha ispirato le modifiche alla Direttiva con riferimento al criterio di territorialità per le prestazioni dei servizi, è quella di limitare al massimo i casi in cui il soggetto residente in altro Stato membro, debba identificarsi fiscalmente in Italia per consentire al soggetto italiano di operare direttamente la detrazione dell’IVA sugli acquisti ovvero di evitare, in caso di mancata identificazione diretta, di gestire la pratica del rimborso intracomunitario di cui all’articolo 38-ter del D.P.R. n. 633/1972»

Nella tavola rotonda è emerso in modo chiaro che i ritardi del Governo nella predisposizione del decreto legislativo di attuazione delle Direttive, ha effettivamente causato una situazione di incertezza negli operatori nell’applicazione delle novità intervenute riguardo ai primi mesi dell’anno. Incertezze che nell’immediato si possono ripercuotere nella predisposizione degli elenchi Intrastat relativi alle operazioni intracomunitarie (cessione e acquisti di beni ovvero prestazione o ricezione di servizi) effettuate nel mese di gennaio, sia in termini di errori che in termini di omissioni della presentazione. Omissioni che possono emergere proprio da una incerta lettura delle novità normative ovvero da una diversa interpretazione delle nuove regole che hanno portato ad incrementare notevolmente il numero dei soggetti obbligati alla presentazione mensile dei modelli INTRA-1 e INTRA-2.

Dall’incontro è emerso una condivisione dei problemi che vanno anche al di là del riconoscimento della sussistenza dell’obiettiva incertezza riguardo alle ipotesi di commissione degli errori nella predisposizione dei modelli. Ci è stato anche anticipato che, proprio al fine di dare una risposta ufficiale alla questione, dovrebbe uscire nell’imminente una prassi ministeriale nell’ottica, appunto, di dare maggiore certezza agli operatori sul da farsi nelle ipotesi di riconosciuta omissione della presentazione ed alle imprese, di evitare qualsiasi applicazione di sanzioni. Nei prossimi giorni si trasmetterà il testo completo delle domande e delle risposte ottenute dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Dogane che nel corso dell’incontro sono entrate nel merito degli aspetti tecnici.